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Consigli utili per prevenire la lombalgia

Lo sconcertante ammontare dei costi medici e delle ore di lavoro perse a causa del mal di schiena ci ha convinto a dedicare uno spazio particolare alla descrizione della meccanica della colonna vertebrale e dei problemi annessi allo scopo di dare qualche indicazione utile alla prevenzione di questo problema così frequente.

Anatomia della colonna vertebrale

La colonna vertebrale è un complesso mio-osteoarticolare che nell'uomo consente la stazione eretta e la conservazione dell'equilibrio.
Comprende le seguenti strutture:
1) vertebre 2) dischi intervertebrali 3) legamenti 4) muscoli
Ospita il suo interno un'importante struttura nervosa:
- midollo spinale
Su piano sagittale possiamo distinguere fisiologicamente 3 curve:
1) lordosi cervicale
2) cifosi dorsale
3) lordosi dorsale

Ogni vertebra è costituita da due parti principali: il corpo vertebrale, che si trova anteriormente, e l'arco posteriore che è situato posteriormente. Le vertebre si trovano una sopra l'altra e sono separate tra loro da dei dischi, i quali sono rivestiti da cartilagine e ripieni di una sostanza gelatinosa: Il loro compito consiste nel fungere da ammortizzatori elastici delle sollecitazioni esterne.

Le vertebre ed i dischi sono legate fra loro dai legamenti.

I muscoli giocano un ruolo molto importante nel mantenere la colonna eretta, soprattutto gli addominali e gli estensori. Gli addominali sostengono la colonna dal davanti ed aiutano a sospingere gli organi interni verso la spina dorsale fornendo stabilità alla parte bassa del tronco. I muscoli estensori si estendono lungo la colonna vertebrale ed hanno il compito di mantenere le vertebre ben allineate.

Le patologie più comuni del rachide

  • Artrosi
  • Ernia
  • Alterazioni delle curve
  • Su un piano frontale: scogliosi
  • Su un piano sagittale: iperlordosi dorso curvo, schiena appiattita.

L'artrosi della colonna è una patologia degenerativa che provoca la formazione sul bordo delle vertebre di piccole sporgenze che possono causare dolore e, se vanno a comprimere i nervi, possono dare disturbi alla sensibilità e lombosciatalgia.

L'ernia del disco è la fuoriuscita della parte centrale del disco dai suoi normali confini anatomici. Questa parte fuoriuscita può comprimere il midollo spinale o i nervi causando dolore e disturbi della sensibilità.

Il rachide: cause di alterazione

  • Lavorative: posizioni di lavoro inadeguate per l'errata scelta e disposizione degli arredi e dei videoterminali, posizioni di lavoro fisse e mantenute per tempi prolungati (il disco intervertebrale nelle posizioni fisse e mal nutrito e invecchia precocemente).
  • obesità
  • sedentarietà
  • assunzioni di posizioni scorrette durante le attività di vita quotidiana

Cure

Farmaci: agiscono sul dolore e sull'infiammazione, ma il loro effetto è di breve durata perché non intervengono sulle cause
Cure fisioterapiche: agiscono sull'infiammazione e sulla contrattura; i risultati sono di media durata.
Educazione alla difesa ed al controllo della schiena: interviene sulle cause meccaniche che sono all'origine di molti disturbi del rachide; può determinare risultati a lunga durata.

SUGGERIMENTI

Nella stazione eretta e nella deambulazione mantenere le spalle proiettate indietro; così facendo si mantiene la proiezione del baricentro entro il poligono d'appoggio
Mantenere contratti i muscoli addominali per impedire la rotazione in avanti del bacino.
Nel raccogliere da terra un peso, flettersi sulle ginocchia anziché chinare in avanti il tronco. Così facendo si diminuisce la lunghezza del braccio di leva del carico
Nel portare un peso mantenerlo vicino al tronco anziché proiettato in avanti
Nella posizione seduta, specialmente specialmente in casa ed in ufficio tenere il dorso contro lo schienale o sostenere con un cuscino la regione lombare.
In ufficio, tenere il piano di lavoro all'altezza dell'estremità dello sterno, alzando il tavolo o abbassando la sedia secondo la necessità.
A letto, riposare su materassi sufficientemente rigidi per evitare l'infossamento.
Mantenere infine un peso corporeo adeguato alla propria altezza evitando di uscire dal proprio peso forma.
Eseguire frequenti cambiamenti di posizione può favorire il mantenimento della piena funzionalità del disco
Ricordarsi che l'attività fisica previene l'osteoporosi e la limita se già insorta.
Bisogna sempre ricordare che il benessere del nostro corpo dipende anche da noi ed è nostro compito responsabilizzarci in tale direzione.