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La tendinite e lo strappo muscolare; sintomi e cure

Caricati dalle vacanze, da una nuova energia e voglia di fare, si tende a buttarsi in nuove attività fisiche, o a riprendere quelle che già facevamo senza però tenere conto del fatto che sono passati molti giorni di (relativo) riposo.
SBAGLIATO!!!
La parola d'ordine deve essere GRADUALITA': spesso, complice anche una nuova carica ed una rinnovata sensazione di benessere dovuta al relax, si tende ad esagerare, e a sottoporre il nostro fisico a degli sforzi al quale non è più (o non ancora) abituato. Ed anche quella (spesso relativamente poca) attività fisica praticata in vacanza, non ci preserva dai danni fisici, che ci possono assalire quando torniamo a correre sui tappeti e a sollevare pesi nelle sale fitness.
Ed insorgono dei fastidiosi piccoli traumi, che se ignorati, possono portare anche a gravi conseguenze.
Tra i più comuni "traumi da rientro" ci sono la TENDINITE e lo STRAPPO MUSCOLARE.

LA TENDINITE
I tendini sono i fasci di tessuti che collegano i muscoli con le ossa. Sono composti da fibre collagene relativamente elastiche, ed il loro compito è di scaricare la forza muscolare sulle ossa, e preservare quindi il muscolo sollecitato. La tendinite non è altro che l'infiammazione del tendine, che deriva da una eccessiva sollecitazione dello stesso, causata da una attività fisica protratta.
Di per sé la tendinite non è un trauma grave. Proprio per questo però, viene spesso sottovalutata. E può trasformarsi in problemi peggiori quali la Tenosinovite (sovraccarico di lavoro), o malattie reumatiche. In questi casi l'infiammazione si localizza ai tendini flessori delle dita. La degenerazione più grave della tendinite è la rottura tendinea, che può richiedere un intervento chirurgico correttivo.
Le persone anziane sono le più soggette a questi problemi, dato che col tempo, i tendini perdono la loro elasticità.

I SINTOMI
I sintomi della tendinite sono semplici: un dolore (a volte leggero) premendo il tendine infiammato, muovendo il muscolo a cui il legamento fa capo, o al termine di uno sforzo.

COME CURARLA
Trattandosi di una infiammazione sono spesso sufficienti un paio di giorni di riposo dall'attività fisica evitando accuratamemente di effettuare quei movimenti che causano dolore nella parte infiammata, ed eventualmente l'impiego di ghiaccio sulla parte interessata, o l'uso di pomate antinfiammatorie.
Le persone anziane dovrebbero prestare particolare attenzione ai propri movimenti, specie se soffrono di malattie metabolico - degenerative come l'artrosi o la gotta.

LO STRAPPO MUSCOLARE
È la rottura di alcune fibre muscolari, dovuta ad una eccessiva sollecitazione del muscolo.
Si tratta di un trauma comune, tra chi fa sport senza avere una adeguata preparazione fisica.

I SINTOMI
Lo strappo muscolare si può manifestare in ogni parte del corpo, ma soprattutto nelle gambe, i muscoli che più degli altri devono sostenere sforzi eccessivi.
I sintomi sono spesso labili: si manifestano in un dolore, a volte sopportabile quando il muscolo è ancora caldo, dovuto allo stiramento delle fibre.
Se lo sforzo è prolungato, si può manifestare lo "strappo" caratterizzato da un forte dolore e dalla impossibilità di muovere alla parte interessata. La rottura delle fibre causa un gonfiore, ed una fuoriuscita sottocutanea di sangue con la relativa comparsa di ematoma.

COME CURARLA
Cessare immediatamente l'attività fisica. Mettere subito a riposo, ed in posizione rialzata, l'arto leso. Applicare subito un impacco freddo sulla parte interessata.
Dovrà essere un medico ad indicare la cura necessaria.
I più colpiti dallo strappo muscolare sono i praticanti dello sport, che si buttano in attività che i loro muscoli, non sufficientemente preparati, non possono reggere.

Un'altra causa di strappo, o comunque di lesioni muscolari, è data dalla mancanza del necessario riscaldamento specifico prima di iniziare l'attività fisica.

Ricordate inoltre l'importanza delle pause e dell'abbigliamento durante l'allenamento: il muscolo caldo si danneggia meno (e si sviluppa di più) e durante pause troppo prolungate il muscolo tende a raffreddarsi. Dovrà essere il vostro istruttore, a consigliarvi in proposito.